B&B Kalòs
Disponibilita Camere
Camere
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Max:
Servizi Camera: Aria condizionata, Internet, Televisione
La camera si trova al piano in cui si entra, subito a destra. Può essere matrimoniale/doppia o doppia uso singolo, ha riscaldamento autonomo/aria condizionata, TV sat, un tavolino a ribalta, un portavaligia e uno stand appendiabiti. Il bagno in camera è arredato con WC, lavandino, bidet, doccia e phone. La camera condivide con le altre due un mobile colazione (utilizzabile anche il pomeriggio per il tè o il caffe…), una fantastica terrazza al piano superiore che si affaccia sull’Etna e sul Mar Ionio ideale per fare colazione en plein air ed una piccola biblioteca con diversi volumi sulla Calabria ed in particolare sulla Calabria Greca.
Letti: matrimoniale/doppio
Grandezza Camera: 3X4
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Max:
Servizi Camera: Animali, Aria condizionata, Internet, Parco o giardino, Televisione
La Camera è stata ricavata dalle antiche stalle e il recupero conservativo ha permesso di mantenere gli archi in pietra e di ricavare un piccolo bagno e un angolo cottura; è l’ideale per famiglie con bambini perchè ha l’entrata autonoma e essendo al piano terra si affaccia su una piazzetta ad uso esclusivo con pergola in cui fare colazione e giocare, ma anche riposarsi e dedicarsi alla lettura. E’ consigliata anche a coppie che non vogliono condividere spazi comuni. Riscaldamento autonomo/aria condizionata, nicchia apendiabiti, bagno con WC, lavandino, doccia, no bidet, phone, tv sat, angolo cottura accessoriato, letto matrimoniale ad una piazza e mezza, poltrona letto /culla per bambini.
Letti: Matrimoniale più una poltrona letto e una culla
Grandezza Camera: 4 mt x 5 mt
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Max:
Servizi Camera: Aria condizionata, Internet, Televisione
La camera è ampia e può ospitare una piccola famiglia. Si accede scendendo le scale: l’utilizzo dello spazio permette di avere due ambienti separati ma contigui. Il primo ambiente ospita un letto matrimoniale/doppio, riscaldamento autonomo/aria condizionata tv sat, un portavaligia e uno stand appendiabiti. Il bagno è in camera ed ha wc, lavandino, doccia e phone (no bidet). Il secondo ambiente ha il riscaldamento autonomo/aria condizionata, è arredato con un divano letto ad una piazza e mezza, un tavolino a ribalta ed un piccolo bagno in camera con solo wc e lavandino. Ha in comune con le altre due camere un mobile colazione (utilizzabile anche il pomeriggio per il tè o il caffe…), una fantastica terrazza che si affaccia sul Mar Ionio e sull’Etna, ideale per fare colazione en plein air e una piccola biblioteca con volumi sulla Calabria ed in particolare sulla Calabria Greca.
Letti: matrimoniale/doppio e divano letto 1piazza e mezza
Grandezza Camera: 4 mt x 5 mt
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Max:
Servizi Camera: Aria condizionata, Internet, Televisione
La camera è ideale per fumatori in quanto nel B&B è vietato fumare ma questa camera ha un bellissimo balconcino e quindi è comoda per chi proprio non ne può fare a meno. è una camera matrimoniale/doppia o doppia uso singolo con bagno in camera: doccia, bidet, phone, riscaldamento autonomo/aria condizionata, tv sat, un tavolino a ribalta, un portavaligia e uno stand appendiabiti. La camera situata al primo piano di fronte alla porta d’entrata condivide con le altre due camere l’utilizzo di un mobile cucina per la prima colazione (ma anche per un caffè/tè pomeridiano…), una fantastica terrazza al piano superiore che si affaccia sull’Etna e sul Mar Ionio ideale per fare colazione en plein air e una piccola biblioteca con volumi sulla Calabria ma soprattutto sulla Calabria Greca.
Letti: matrimoniale/doppio/singolo
Grandezza Camera: 3mt X 4mt
Informazioni Generali
Chi sceglie di soggiornare nel B&B KALÒS ìrtete stìn chòra (benvenuti in questa città) ha l’opportunità di conoscere delle persone che amano la propria terra e che attraverso l’attività ricettiva a conduzione familiare nata da una lunga esperienza di “Ospitalità diffusa” cercano di valorizzarne le bellezze, i profumi, i colori ed i suoni dell’Aspromonte e del Mediterraneo legati in modo indissolubile alla cultura, alla storia e alle tradizioni dei Greci di Calabria.
Il B&B KALÒS si trova in Calabria nel Comune di Bova (Vùa), un delizioso borgo medievale in provincia di Reggio Calabria arroccato sulle pendici del Parco Nazionale dell’Aspromonte, a 900 metri d’altezza e a 15 minuti dal mare.
Il Borgo di Bova, uno dei pochi paesi dell’Area Grecanica in cui gli anziani parlano ancora il Greco di Calabria, è situato su una terrazza panoramica naturale da cui si può ammirare il Mar Ionio e l’Etna nella sua maestosità e imponenza.
La famiglia che lo gestisce offre ai propri ospiti la possibilità di vivere intensamente questo eccezionale microcosmo fatto di natura, storia, cultura, arte ed enogastronomia e di apprezzare l’ospitalità calabrese nel rispetto della loro privacy. Infatti il B&B, aperto nel 2010 e situato nel centro storico ma accessibile direttamente con l’auto, è stato completamente ristrutturato in modo che gli spazi siano esclusivamente dedicati agli ospiti.
Le quattro camere, arredate in modo moderno e funzionale ognuna con il proprio bagno privato, una terrazza affacciata sul mare e una piccola piazzetta con pergola ad uso esclusivo dell’unica camera al piano terra, fanno di questa struttura un piccolo gioiello.
La nostra storia: l’ospitalità diffusa
I gestori del B&B, cittadini attivi in questo processo di sviluppo locale, accompagnano gli ospiti che lo desiderano non solo nella conoscenza delle bellezze del proprio territorio ma anche nella consapevolezza che ognuno è determinante con le proprie azioni per lo sviluppo legalmente sostenibile del luogo in cui vive.
L’idea di aprire un B&B nasce da una lunga esperienza di “ospitalità diffusa” (per “ospitalità diffusa” si intende l’esistenza di posti letto all’interno di antichi casalini rurali in borghi rimasti intatti a livello architettonico che vengono restaurati e a cui viene abbinata la presenza di punti di ristoro) iniziata quasi per caso agli inizi degli anni ’90 per merito dei soci della Cooperativa San Leo di Bova, tra cui il marito della titolare.
Questa offerta ricettiva peculiare dell’Area (simile al modello inglese dei B&B a quello altoatesino dei garnì, a quello greco degli studios e a quello francese delle chambre d’hotès) si differenzia da tutti perché pone al centro la realtà come è, senza particolari stravolgimenti dell’assetto edilizio e della morfologia del sito (come invece potrebbe provocare la costruzione ex novo di strutture ricettive). Inoltre stimola la gente del luogo a ristrutturare le proprie case e mantenere vivo il centro urbano, in modo da non doverlo abbandonare.
Questo modo di ospitare permette al visitatore di instaurare con la famiglia ospitante un rapporto di conoscenza privilegiato che gli permette di entrare in contatto con il luogo e le sue tradizioni con maggiore facilità.
I nostri servizi
La colazione
Viene predisposta con prodotti alimentari commerciali confezionati che, dove possibile, cercano di rispondere alla logica dei prodotti alimentari a km Zero, detti anche a filiera corta (prodotti locali che vengono prodotti/somministrati/venduti nelle vicinanze) o a quella della produzione regionale: caffè, thè, cioccolata, latte, camomilla, tisane, cereali, dolci, pane, marmellate, formaggi, uova, affettati, succhi di frutta, frutta di stagione. Il cliente può fare colazione quando vuole e trova tutto a disposizione ma deve servirsi da solo. Inoltre può utilizzare l’angolo cottura al bisogno per farsi un caffè/the durante la giornata e tenere al fresco le proprie bibite.
Lavatrice
Nel B&B è presente una lavatrice per gli ospiti (può essere usata in determinate ore previa richiesta utilizzo ai gestori)
Ristorazione
Il B&B opera in sinergia con le seguenti realtà:
Ristorante Grecanico gestito dalla Cooperativa San Leo che serve circa 50 coperti all’interno e 50 all’esterno. È situato in un confortevole locale riscaldato da un enorme camino. Offre prodotti genuini e di stagione tipici della tradizione culinaria locale. Cell. 3467159100
Ristorante/Macelleria/Vendita Prodotti Tipici “Al Borgo”. È un piccolo ristorante a gestione familiare con circa 20 posti a sedere all’interno e 20 all’esterno e cucina tipica. Cell.3389006739
Rosticceria/Pizzeria da Asporto “La lestopitta” . È un piccolo locale che si trova appena sopra la Locomotiva, con annessa una struttura coperta con circa 20 posti a sedere . Offre principalmente la lestopitta, una pietanza tipica di Bova simile alla pitta greca farcita con salsiccia, melanzana, verdure e ingredienti a piacimento dei richiedenti. Cell.3492658552
Enoteca/Degusteria “Cantina di Bova” . Si trova adiacente alla piazza di Bova, è un piccolissimo locale in cui cdegustare aperitivi tipici con vino di vitigni autoctoni prodotto dalla Cantina Sociale di Bova cell. 3478786594
Azienda agrituristica “Kalòs Jerò”. L’azienda ha un ristorante spazioso con diversi ambienti, che si trova poco prima di entrare in paese. I posti a sedere sono sia all’interno sia all’esterno dove si trovano anche i giochi per i bambini. La vista sulle colline digradanti fino al mare è bellissima. Cucina tradizionale, semplice e genuina . Alla sera è anche possibile mangiare la pizza (tutto l’anno). Cell.3663582213-3407785499
Ristorante “La Taverna di Bova”. È un elegante piccolo ristorante che si trova nel centro di Bova a 50metri dalla Piazza, ha posti a sedere all’esterno e all’interno e forno a legna. Servizio di Pizzeria (in estate) e cucina tipica. Cell. 3409120521- 3401216375
Azienda agrituristica “Il Cielo di Bova”. L‘azienda ha un bellissimo ristorante ricavato in un antico frantoio sulla strada “vecchia” che collega Bova a Bova Marina, precisamente in contrada Milì a 10 minuti dal centro di Bova. Gli ambienti interni ed esterni sono curati nei minimi dettagli e la cucina è tradizionale e raffinata. Alla sera è anche possibile mangiare la pizza. Cell. 329 7162661
Le tariffe
Il B&B applica un’unica tariffa tutto l’anno, che come da prezziario comunicato alla Provincia di RC è la seguente:
- € 50/die camera doppia/matrimoniale con prima colazione
- € 35/die camera doppia uso singola con prima colazione
- Bambini fino ai 5 anni gratuiti in lettino/culla
- Servizi family friendly gratuiti (lettino/culla, seggiolone, passeggino, guida dell’Area grecanica per i bambini)
- Lavatrice gratuita
- È prevista una riduzione del 10% sull’intero soggiorno per pernottamenti superiori a due notti.
- Omaggio Guida Pucambù, la guida culturale dell’Area Grecanica (1 per camera)
Check-in
Check-out
Cancellation / Prepayment
Children and extra beds
Pets
Accepted credit cards
Servizi
- Animali
- Aria condizionata
- Gruppi
- Internet
- Parcheggio
- Televisione
Activities
Internet
Parking
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Bova
Capitale della Calabria Greca e uno dei borghi più belli d’Italia, Bova conserva una storia antichissima. Le origini di Bova sono legate ad una leggendaria regina greca, Oichista, che impresse l’impronta del suo piede sul punto più alto della rocca sovrastante il borgo.
Le antiche origini della città di Bova (Vua) sono testimoniate dai numerosi ritrovamenti archeologici rinvenuti in prossimità del Castello Normanno risalenti al periodo Neolitico, anche se le prime testimonianze storicamente documentate sull’esistenza di Bova risalgono ai primi anni del secondo millennio, quando tra il 1040 ed il 1064 i Normanni si imposero su Arabi e Bizantini nella dominazione della Sicilia e della Calabria.
IL NOME
In greco è chiamato Boos ed in dialetto Vua. Potrebbe essere una forma latinizzata del termine greco boua (gregge) da bous (bue). Secondo alcuni il nome deriva dal greco medievale boua, fossa da grano.
FRAZIONI E LOCALITÀ
Brigha, Polemo, Caloghiero, Cavalli, Vunemo.
LA STORIA
Bova è il centro dell’ellenofonia, non a caso si parla di Bovesìa per indicare l’Area Grecanica.
Abitata ininterrottamente dal Neolitico, la rocca di Bova fu probabilmente una fortezza magno greca posta sul confine delle poleis di Reggio e Locri. Grazie alla sua posizione strategica, il sito fu molto verosimilmente scelto come rifugio dagli abitanti della costa, dopo che alla fine del VI sec. d.C. orde barbariche, probabilmente longobarde, incendiarono la statio romana di Scyle, identificata in contrada San Pasquale nel comune di Bova Marina. Come gran parte dei centri storici della Calabria Meridionale la rocca di Bova fu fortificata durante le incursioni saracene per diventare sede diocesana, forse, già intorno al X secolo. Conquistata dai Normanni, fu infeudata a Guglielmo al tempo in cui la sede vescovile era retta da Luca (1095 -1140), divenuto santo dopo essere stato il mediatore tra la chiesa latina e i fedeli greci di tutto il reggino meridionale. Nel 1162 la diocesi fu data in feudo all’arcivescovo di Reggio per rimanervi fino al 1806. Fino al 1572, la sede diocesana di Bova mantenne vivo il rito liturgico greco-bizantino, abolito a seguito delle norme Tridentine, dal vescovo armeno Giulio Stavriano. Bova fu quindi una delle ultime diocesi italiane ad essere latinizzate dalla chiesa cattolica, il cui potere si consolidò solo nel corso del XVII secolo, periodo a cui risale la grande maggioranza del patrimonio architettonico conservatosi nella cittadina grecanica. Bova, infatti, mantiene intatto il suo assetto urbano medievale ingentilito da edifici tardo barocchi e monumentali palazzi Settecenteschi. Di particolare rilievo sono infatti le facciate della chiesa di San Leo, del 1606, quella di San Rocco e dello Spirito Santo, rispettivamente del 1622 e del 1631. Degne di nota sono ancora il portale della navata laterale della concattedrale dell’Isodia, della fine del Seicento nonché le delicate facciate della chiesa del Carmine e dell’Immacolata, databili al secolo successivo. Nella gran parte degli edifici di culto è possibile ammirare pregevoli sculture tardo cinquecentesche, quali ad esempio la Madonna dell’Isodia, autografa di Rinaldo Bonanno (1584), la Madonna con Bambino (1590), oggi nella chiesa di San Caterina, attribuita alla scuola del Bonanno, e della scultura di San Leo (1582), nel santuario omonimo, la cui paternità è ancora incerta.
PERSONAGGI ILLUSTRI
In età moderna Bova ha dato i natali a Bruno Casile, battezzato da Pier Paolo Pasolini “il poeta contadino” e ad Agostino Siviglia, altro grande poeta grecanico.
SCOPRIRE IL CENTRO STORICO
La Chòra è posta a 820 metri s.l.m.
L’arrivo a Bova lascia tutti di stucco. Nello slargo antistante la piazza principale, si eleva a simbolo dell’emigrazione, una locomotiva 740 Ansaldo Breda, del 1911, la vaporiera più rappresentativa delle Ferrovie dello Stato. Poco distante, lo sguardo cade sull’imponente Palazzo dei Nesci Sant’Agata, con il suo arco merlato, costruito nel 1822. Sulla piazza principale si staglia il Municipio, costruito nei primi del Novecento sulle fondamenta di Palazzo Marzano, del quale rimane solo l’adiacente cappella di famiglia, dedicata all’Immacolata, attualmente adibita ad ufficio turistico. Alle spalle si erge il santuario di San Leo, patrono del borgo: San Leo, monaco italo greco, vissuto nel XII secolo nei pressi di Africo Vecchio. Le sue reliquie sono custodite in urna in argento, commissionata a Napoli nel 1855, da Antonino Marzano. La cassa in argento è sovrastata da un bellissimo busto in argento raffigurante il santo, realizzato da un argentiere messinese nel 1635. Sull’Altare, consacrato nel 1755, si colloca la statua in marmo di San Leo, reggente in mano una scure e una palla di pece, attributi iconografici che ricordano il suo lavoro di picaro svolto a scopi caritatevoli. Realizzata nel 1582, è considerata il capolavoro di Rinaldo Bonanno anche se alcuni non escludono una partecipazione del padre di Gian Lorenzo Bernini: Pietro. Secondo altre ipotesi la scultura si deve invece a Michelangelo Naccherino, artista fiorentino, attivo nel Regno di Napoli nella seconda metà del Cinquecento. Alle spalle della chiesa si trova una delle Porte del Parco Nazionale dell’Aspromonte, all’interno del quale un originale allestimento regala una suggestiva sintesi della cultura tradizionale grecanica. Proseguendo lungo mille gradinate si giunge alla rocca che domina il paese, a 950 metri d’altitudine. Antico forte d’età bizantina, fu ristrutturato in età Normanna e Angioina, periodo a cui si possono oggi attribuire i pochi resti superstiti delle murature perimetrali. Ai piedi della fortezza s’innalza la Cattedrale dell’Isodia, titolo bizantino della Madonna presentata da Sant’Anna al Tempio. Nel 1572, in questa chiesa il vescovo cipriota, Giulio Stavriano, abolì il rito bizantino, decretando la compiuta latinizzazione dell’estremo Sud della Penisola. Seguendo il profilo delle rupi che abbracciano Bova si scorge l’ultima delle torri che dal tempo degli Angiò (XIII-XIV sec.) cingono la città. Il quartiere denominato Pirgoli, (in greco torri) era un tempo la giudecca di Bova. La sua porta meridionale venne inclusa nell’arco che unì le due ali del Palazzo dei Mesiano Mazzacuva, ricostruito dopo il terremoto del 1783. Interessante è anche la chiesa di San Rocco, edificata, all’ingresso antico del paese, dopo la peste che colpì il borgo nel 1577. L’edificio terminato probabilmente nel 1622, anno in cui un’iscrizione ricorda realizzato il portale principale, conserva al suo interno la statua lignea ottocentesca di San Rocco.
Il borgo ospita inoltre due importanti musei: il Museo della Lingua Grecanica dedicato a Gerhard Rohlfs, noto linguista tedesco che rese nota al mondo intero le antiche origini di questo idioma, e il Museo Civico di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte, entrambi siti all’ingresso della cittadina. Nell’antico quartiere Rao, nelle vicinanze della Piazza comunale si trova invece il Museo all’aperto della Civiltà Contadina, inaugurato solo di recente grazie al contributo di Saverio Micheletta, emigrato bovese che ha voluto immortalare i ricordi della sua infanzia attraverso cimeli della vita agropastorale della sua terra.
TRADIZIONI E ARTIGIANATO
Bova è uno dei pochi paesi nel quale ancora permangono antichissimi usi e costumi.
L’artigianato ha radici davvero lontane e qui una delle sue massime espressioni è la tessitura popolare. Lana, lino, cotone e ginestra fornivano alle tessitrici gli elementi ricavati in maniera naturale, che poi venivano lavorati con il telaio a mano per produrre tessuti che, cuciti a gruppi di tre, formavano le coperte vutane. I disegni più comuni risalgono proprio all’epoca bizantina: il “mattunarico”, il “telizio”, la “greca”, il “greco”, le “muddare”.
L’altro versante artigianale storico del luogo è quello della lavorazione del legno. Originariamente gli oggetti in legno finemente intarsiati erano frutto del lavoro dei pastori: telai, stampi per dolci (plumia), cucchiai (mistre) e soprattutto le musulupare, stampi per l’antico formaggio aspromontano “musulupu”.
GASTRONOMIA
La cucina locale richiama i sapori e i colori di quella squisitamente mediterranea, ma la sua origine è decisamente grecanica. Caratterizzata dagli elementi della tradizione agro-pastorale, la cucina ha alla sua base latte di capra, pomodoro, olio di oliva, che costituiscono gli ingredienti di prelibatezze come i maccarruni cu sucu da crapa, i cordeddi al sugo, i tagghiarini con i ceci, i ricchi di previti con il pomodoro, la carne di capra alla vutana. Molto ricercati da queste parti i salumi (salsiccia, capocollo, soppressata), i formaggi, tra cui le ricotte e i musulupi (un formaggio fresco che si consuma nel periodo pasquale) e i dolci della festività, come i pretali della tradizione natalizia, le ‘nghute della tradizione pasquale, le scaddateddi, ciambelle con il buco e semi di cumino. Da gustare anche la lestopitta, una frittella di farina e acqua, fritta nell’olio da mangiare calda.
https://youtu.be/nlbNZE9TxU8
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