Agriturismo Il Bergamotto

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Informazioni Generali

Sovrastato dai ruderi del castello normanno e dal vecchio borgo di Amendolea, a circa 8 KM dalla costa, l’agriturismo “Il Bergamotto” trae il nome dal prezioso agrume ancora oggi coltivato in azienda. L’agriturismo, immerso in un contesto di ulivi secolari e distese di bergamotto che inebria l’aria, racchiude in se tutte le caratteristiche di un vero agriturismo-stazione di ristoro per gli amanti della natura, del trekking, della cultura pastorale e delle tradizioni locali. La sua economia si basa sulla vendita di olio essenziale di bergamotto e soprattutto sulla ristorazione e sui percorsi trekking all’interno del parco Nazionale dell’Aspromonte. In accordo con la cooperativa “Naturaliter” organizza e promuove escursioni in tutto il territorio del parco e dell’area grecanica, offrendo anche la ristorazione e l’alloggio all’interno di locali particolarmente tipici e caratteristici della Calabria. L’azienda di Ugo Sergi ha una particolare tendenza alla tutela della biodiversità ed al rispetto della natura, poiché non solo ha fatto del biologico una scelta di vita, ma cerca di mantenere vecchie cultivar di frutti e ortaggi; inoltre tenta di allargare il proprio allevamento di asini ormai in via di estinzione ed utilizza da tempo fonti di energia rinnovabile per la gestione dell’agriturismo effettuando anche compostaggio e raccolta differenziata a rispetto dell’ambiente. I locali sono stati ristrutturati ponendo molta attenzione al territorio circostante e ai materiali di costruzione, utilizzando i vecchi sistemi costruttivi con pietra, malta, canne di fiume, legno e vecchi coppi, secondo una attenta ricerca delle tradizioni locali. Cibi semplici con ingredienti a km zero, stagionali. Difficilmente c’è un menu a la carte poichè appunto si cucina solo ciò che è disponibile, la colazione è fondamentalmente a base di confetture e pane, da provare assolutamente le marmellate al bergamotto e all’arancia.

Prezzi

Cena con menù completo con vino ed acqua, caffè o limoncello o altri liquori locali compresi: € 20,00

 

Check-in

Flessibile

Check-out

Flessibile

Servizi

  • Ristorante

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Condofuri

Condofuri

Tarantella, lingua grecanica e bergamotto. Sono questi i tre elementi che fanno di Condofuri uno dei centri più caratteristici della Calabria Greca.

Condofuri si compone di un territorio complesso e ricco di insediamenti diversi per storia e tradizioni: Condofuri Superiore e Marina, San Carlo, Amendolea e Gallicianò.

Condofùri (“Condochùri”) il cui asse principale è oramai orientato soprattutto sulla marina (Condofùri Marina), mantiene parte degli uffici amministrativi a Condofùri Superiore. La sua posizione storica, un tempo marginale rispetto ad Amendolèa e Gallicianò, contenuta nel toponimo (“Condo-Chùri”, “vicino al paese”) è stata ribaltata dalla tendenza generale odierna degli abitanti ad abbandonare le aree interne privilegiando i quartieri nati nella marina.

IL NOME

Koundouroi è citato per la prima volta in un documento catastale bizantino della metà dell’XI secolo. Il nome del centro, derivante dal greco Kontochori, significherebbe “paese basso” o “vicino al paese”, in riferimento a Bova o a Gallicianò.

FRAZIONI E LOCALITÀ

Amendolea, Barone, Carcara, Condofuri Marina, Gallicianò, Grotte, Lapsé, Limmara, Lugarà, Mangani, Muccari, Pietra, Plembaci, Rodì, Rossetta, San Carlo, Santa Lucia, Schiavo.

LA STORIA

Secondo la tradizione, Condofuri sarebbe stata fondata dagli abitanti di Gallicianò. A conferma di questa tesi, una relazione di Mons. Morabito, vescovo del luogo, risalente al 1754, narra che la chiesa di Condofuri non aveva un parroco perché, essendo una “non antica colonia” di Gallicianò, il villaggio ne era alle dipendenze anche per la cura delle questioni spirituali.

Gli studiosi fanno risalire le origini del borgo di Condofuri al periodo della dominazione romana.

Il villaggio di Amendolea, invece, nasce probabilmente come baluardo di confine del territorio di Locri ed è probabile che nel medioevo il villaggio ebbe una certa rilevanza commerciale e militare per la sua posizione strategica. Definitivamente abbandonata dopo il terremoto del 1908, l’Amendolea storica fu ricostruita come piccolo borgo agro-pastorale ai piedi della grande rocca sulla quale ancora oggi sono visibili i ruderi del castello Ruffo.

SCOPRIRE IL CENTRO STORICO

Appollaiato a 300 metri dal mare, il piccolo comune vanta una entroterra praticamente intatto, dominato dall’imponete fiumara Amendolea: l’antica autostrada verso l’Aspromonte, ancora oggi percorribile a piedi fino alle suggestive cascate Maesano. Nel borgo, abitato ancora da pochi anziani, era maestosa, la grande chiesa di San Domenico, ricca di importanti sculture lignee databili dal Sei al Novecento.

Il centro di Condofuri è davvero caratteristico, con case e strade disposte a gradinate che alternano terrazze a balconi ricchi di fiori.

Da vedere la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, che conserva al suo interno numerose opere di artisti locali, il castello di Amendolea, visibile già dalla strada provinciale, che conserva i muraglioni merlati e i resti di un torrione e che secondo la leggenda era unito da una galleria segreta alla frazione di San Carlo di Condofuri.

Un’attenzione particolare merita Gallicianò, unico borgo interamente ellenofono, anche se la lingua grecanica qui utilizzata è confinata in un ambiente sempre più esclusivamente domestico. Gallicianò è nota in tutta l’area per l’alta conservatività rispetto alle tradizioni grecaniche, non solo in ambito linguistico ma anche musicale, gastronomico, rituale. Qui nel ‘99 è stata aperta la piccola chiesa ortodossa di Panaghìa tis Elladas (Madonna dei Greci). La chiesetta, di tipico impianto contadino, edificata dall’architetto Domenico Nucera (noto come Mimmolino l’Artista) ristrutturando una casa in pietra nella parte alta del paese, è aperta al culto e rappresenta la testimonianza di un rinnovato clima ecumenico e di un ritorno degli ortodossi in siti d’antichissimo culto greco.

Oggi l’asse di Condofùri è orientato soprattutto sulla marina (Condofùri Marina), anche se mantiene parte degli uffici amministrativi a Condofùri Superiore.

Condofuri Marina, e le sue spiagge, si popolano d’estate di una buona presenza di turisti. Non dimentichiamoci che l’Area Grecanica è la meta ideale per chi ama il mare e la montagna. Entrambi infatti sono raggiungibili con pochi chilometri.

TARANTELLA GRECANICA

Il fulcro della tarantella grecanica sta nel tamburello che in tale contesto diventa protagonista assoluto, non solo strumento di accompagnamento. Questa danza tradizionale fa parte del patrimonio grecanico e offre uno spettacolo le cui radici affondano nell’antichità.


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