Chiesa Maria SS. di Porto Salvo
Descrizione
Opere d’arte principali
Il dipinto della Madonna di Porto Salvo, che si trova sull’altare della chiesa del Porto Salvo, raffigura la Madonna con Bambino mentre protegge un veliero in balia delle onde. È possibile supporre che la tela fu realizzata in concomitanza alla costruzione dell’edificio, innalzata nel 1680 per volere del Marchese Domenico Alberti di Pentedattilo, sui resti di una più antica chiesa che sorgeva, in località, “Portus Veneris”. L’opera, come ribadito da Solferino, potrebbe pertanto ritenersi frutto di Antonio Cilea, artista reggino operoso tra il Sei e il Settecento.
La festa di Maria SS. di Porto Salvo, si apre il 25 marzo di ogni anno che, come tradizione, viene portata in processione fino a Pentedattilo, dove sosta circa un mese, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, per un antico voto del Marchese Domenico Alberti. La festa si svolge l’ultimo Sabato del mese di Aprile con grande partecipazione e devozione, e per questo la Vara viene portata sempre a ritmo di danza con la musica della Banda Musicale. Il giorno prima, il Venerdì pomeriggio, si compie una breve processione per le vie di Pentedattilo, e così Sabato la processione parte nella mattinata dalla Chiesetta arrivando fino alla fiumara dove l’arrivo e previsto verso mezzogiorno, e la Sacra Effigie viene consegnata ai marinai, su una artistica Vara, dove la portano fino al Santuario. L’ingresso avverrà nel primo pomeriggio. La Festa ha il suo culmine la Domenica seguente con la processione per le vie principali di Melito di Porto Salvo. Il quadro esce nel pomeriggio dal Santuario e così arriva nel paese, dove i momenti più salienti sono: la sosta nel piazzale del Pronto Soccorso; un’altra sosta nell’Ospedale; il percorso nel Rione Marina, dove i Portatori festeggiano l’ingresso della Madonna nel loro quartiere portandola fino ai due ponti che costeggiano la spiaggia; e poi nel momento in cui la Madonna si dirige verso il luogo del cambio dei Portatori, dove le donne del rione marina camminando davanti alla Vara rallentano la processione, come se volessero allontanare il più possibile il momento inevitabile della consegna. E giunti davanti al Palazzo degli Alberti, la Sacra Effigie viene consegnata ai Terrazzani, portatori della parte alta del paese. La processione riparte per poi fermarsi con una breve sosta nella Chiesa Arcipretale e poi continua attraversando le viuzze del Centro Storico, arrivando nella strada di ritorno, dove tra il suono delle campane rientra nella tarda serata al Santuario.
Descrizione dell’ opera a cura di Pasquale Faenza.