Chiesa di S. Maria dell'Alìca

Descrizione

Nei pressi del piccolo borgo di Pietrapennata si estende la vallata dell’Alìca, dove ancora si ergono i resti suggestivi di ciò che un tempo fu una chiesa, forse un monastero, in un ambiente aperto ma silenzioso, soave e severo al tempo stesso come richiede un luogo atto al raccoglimento.

Santa Maria dell’Alica è un complesso architettonico assai rimaneggiato, con brani murari di diversi periodi storici: dal più antico, risalente, presumibilmente, al XII secolo, in età normanna, quindi, fino a quelli di XVII-XVIII secolo. La chiesa è un edificio a navata unica, di circa m 6×13, in un
rapporto, quindi, di uno a due tra larghezza e lunghezza, con abside orientata e, forse praticati in periodo successivo, prothesis e diaconicòn. Nel XVII secolo è stato addossato al muro meridionale, all’altezza della posizione del muro absidale originario, un campanile a doppio ordine con una cornice di mattonelle policrome, simile a quello della chiesa di s. Sebastiano di Amendolea (dei primi anni del ‘700) e di s. Salvatore di Cataforio (1611?). Tra il secolo XVII e quello successivo, venne costruito, esternamente alla chiesa e ruotato rispetto ad essa, verso nord-est, un ambiente che può riferirsi alla sacrestia, di cui parla Mons. Contestabile nel 1670 come opera da completarsi. Di un porticato addossato alla parete meridionale si notano pochi resti di cui un frammento di arcone che, per la sua struttura muraria, è attribuibile al XII secolo. A circa m 9 dal muro meridionale e ad una quota inferiore di circa 1,5 m, vi sono dei poderosi setti murari.

La descrizione della Chiesa è di Sebastiano Maria Venoso tratta da “Portpàtima” a cura di Alfonso Picone Chiodo, Edizioni Apodiafazzi 2015.

LocalitaBorgo di Pietrapennata
Tipo Risorsachiese