Chiesa SS. Annunziata
Descrizione
La chiesa, che deteneva la denominazione di Madonna dell’Assunta, si trovava un tempo nell’antico borgo medievale di Amendolea. Nel 1869 assunse la nuova intitolazione a Maria Santissima Annunziata.
In seguito all’alluvione del 1953 il titolo venne trasferito alla chiesa nel paese nuovo di Amendolea, che più tardi diverrà santuario. Nel 1965 arriva la consacrazione ufficiale della nuova chiesa; nel 1995 viene ritrovata in maniera fortuita la testa della statua della Madonna risalente al ‘500, che nel frattempo era stata sostituita da una copia.
All’interno, la chiesa si sviluppa con singola navata.
Opere d’arte principali
La Madonna con Bambino in marmo bianco è proveniente dalla chiesa monastica di S. Maria della Gurda. L’opera è stata definita una personale rielaborazione della Pietà di Michelangelo, realizzata molto probabilmente da un artista vicino al Montorsoli. Alla base della scultura, lungo una fascia circolare che fa da supporto all’opera corre una iscrizione latina che recita: Saxea sum sed si fertis pia vota praecesque mansuetu duro marmore numen erit (Sono fatta di pietra, ma se portate voti e preghiere, il dio sarà mansueto, pur nel duro marmo). Nello scannello decorata sulla faccia centrale con una scena dell’Annunciazione sono presenti ai fianchi lo stemma di Amendolea, un mandorlo, e lo stemma del vescovo di Bova, Giovanni Camerota (1592-1620). Alcuni tuttavia non ritengono lo scannello riferibile con certezza alla scultura che supporta.
Proveniente dalla chiesa dell’Annunziata di Amendolea vecchia è il ciborio collocato sulla parete sinistra della chiesa della frazione di Amendolea. Si tratta di una traduzione popolareggiante di modelli rinascimentali, chiaramente riconducibili alla figura del Mazzolo. L’opera databile alla prima metà del XVI secolo reca ancora tracce delle cromie e delle dorature originali.
Descrizione delle opere a cura di Pasquale Faenza.