Chiesetta Sant'Anastasio

Descrizione

Alle pendici del colle Punta d’Argento, ad un centinaio di metri sopra il letto del torrente San Pietro, in prossimità di un frantoio non più funzionante, adagiati in un fitto uliveto, si trovano i ruderi della chiesetta di sant’Anastasio di Montebello (sec. IX). Di essa rimangono un breve tratto del muro settentrionale e la parete orientale, larga cm 265, con le tre absidi: prothesis e diaconicón a nicchia, ricavate nello spessore del muro, e l’abside centrale, che si prolunga sino al piano di calpestio, probabilmente, estradossata (attualmente interrata). Anziani contadini raccontano che era lunga circa 7 metri, prima di essere distrutta, e che l’ingresso era praticato nella parete meridionale. L’interno doveva essere completamente affrescato: si notano tracce evidenti alla base del brano di muro settentrionale; la prothesis mostra le tracce della raffigurazione di un santo eremita con la mano destra benedicente; quello che era raffigurato nell’abside centrale è, ormai, illeggibile a parte un piccolo segno e tratti di teste con aureola; il diaconicón ci mostra l’immagine di sant’Anastasio, con gli occhi leggermente a mandorla, ampia fronte e copricapo monastico che lambisce le orecchie e barba bruna desinente a punta. Di recente il monumento è stato oggetto di un poco elegante intervento conservativo.

La descrizione della Chiesa è di Sebastiano Maria Venoso tratta da “Portpàtima” a cura di Alfonso Picone Chiodo, Edizioni Apodiafazzi 2015.

LocalitaMontebello Jonico
Tipo Risorsachiese